Sahṛdayatva – una speciale qualità di attenzione
Il leitmotiv dello yoga tantrico non duale, che fiorì nel Medioevo in Kaśmīr è l’attenzione, ovvero una speciale qualità di presenza e partecipazione a qualunque cosa la vita presenti al vissuto dello yogin. Lo śivaismo kaśmīro parla di ‘risonanza di cuore’ (hṛdayasaṃvāda), un dialogo da cuore a cuore, tra noi stessi e l’esistenza. Il nostro stato interno (bhāva) vibra all’unisono con il movimento della vita fuori di noi e nel tuffarci in essa con passione, comunque essa sia, ci scopriamo fatti della stessa sostanza del tutto. In questo ‘dialogo con il cuore’ accade un reciproco nutrirsi e incrementarsi della nostra vitalità interna e di ciò che sta fuori, uno scambio nutriente tra noi e il mondo. Indagheremo alla luce dei testi della tradizione śivaita e nella pratica yoga le caratteristiche e le implicazioni di questa attitudine del cuore, della mente e del corpo. Nello yoga del Kaśmīr non è sufficiente la consapevolezza. L’ attenzione è una qualità dell’essere non separata dalle cose: non vuole niente, non resiste a niente, ma diventa tutte le cose, lasciando con fervore che tutto sia. Solo attraverso la partecipazione che si sprigiona da un cuore vibrante è possibile la
conoscenza, l’arte dello yoga.
Gioia Lussana
è insegnante yoga (Y.A.N.I.) e docente presso diverse Scuole di formazione e post-formazione per insegnanti yoga in Italia. Per l’approfondito lavoro di studio e divulgazione della tradizione testuale indiana collegata alla pratica yoga, ha ottenuto dal 2013 il Patrocinio dell’Istituto Italiano degli Studi Orientali dell’Università Sapienza di Roma per i seminari che promuove con il prof. R.Torella a Roma.
Laureata cum laude in Indologia con R.Gnoli e R.Torella, ha approfondito in particolare il tantrismo kaśmīro di matrice śivaita non duale.
Nel 1987 è stata co-fondatrice dell'A.ME.CO (Associazione per la Meditazione di Consapevolezza) con Corrado Pensa e per oltre 20 anni ha approfondito la meditazione vipassanā con esponenti qualificati del buddhismo contemporaneo.
Dopo aver ascoltato dal vivo gli insegnamenti di J.Krishnamurti in Svizzera, ha potuto conoscere personalmente e lavorare con alcuni maestri indiani di impronta krishnamurtiana come R.P.Kaushik e Vimala Thakar.
Ha ottenuto il Diploma intermediate, riconosciuto dall'Università di Pechino, nelle pratiche di Qi Gong del taoismo tradizionale cinese.
Conduce seminari di approfondimento della pratica yoga, collegandola allo studio dei testi tradizionali e tiene a Roma regolari corsi di yoga, ispirato alla tradizione non duale del Kaśmīr medievale. Ha pubblicato articoli e saggi sullo yoga in riviste scientifiche (Rivista di Studi Orientali (RSO); Cahiers Fondazione Danielou (FIND) e divulgative (Appunti di Viaggio).
Ha conseguito nel 2015 il PhD (Dottorato di ricerca) presso l’Università Sapienza di Roma in Civiltà e Culture dell’Asia con il prof. R.Torella con una tesi sul significato dello yoga nel tantrismo hindu delle origini.
Nel 2017 ha pubblicato il libro La Dea che scorre. La matrice femminile dello yoga tantrico, Om Edizioni.