La parola ‘yoga’ deriva dalla radice sanscrita yuj che, tra i molti significati, ha quello di ‘congiungere’, ‘aggiogare’, ‘unire’. I testi usano spesso la stessa accezione anche con il senso di ‘mezzo’,’ metodo’, ‘disciplina’.
Benché lo yoga abbia come sua culla la civiltà indiana, i temi di cui si occupa sono di carattere universale, tra questi la natura della coscienza e la possibilità umana di un salto evolutivo grazie al pieno utilizzo di tutte le sue potenzialità.
Un po‘ di storia
Facendo riferimento ai testi, la storia dello yoga può essere riassunta in maniera sintetica e cronologica in una fase preclassica – Upanishad Vediche e letteratura epica (Mahabharata) -, una classica (Yogasutra di Patanjali), una postclassica (la letteratura tantrica) e quella dei giorni nostri o moderna.
Per alcuni studiosi l’esistenza dello yoga risalirebbe già alla metà del III millennio a.C.: i ritrovamenti archeologici dei sigilli di Harappa e Mohenjo Daro (antica civiltà della Valle dell’Indo), raffigurano umani o divinità in una posizione a gambe incrociate che potrebbe essere quella meditativa tipica dello yoga.
E‘ però nelle Upanishad Vediche (700-300 a.C.) che si ritrova il primo utilizzo del termine ‘yoga’, usato nello specifico dalla Katha Upanishad per delineare un percorso di evoluzione interiore possibile grazie alle potenzialità insite nell’essere umano.
Tutta la letteratura spirituale indiana, in primis la Bhagavadgita, è intrisa dei principi dello yoga e del loro tendere ad una unificazione di tutti i piani dell’essere per poter accedere ad uno stato di grande armonia (liberazione), stato supremo dell’esistenza umana.
Gli Yoga Sutra
Il testo fondamentale del periodo classico dello Yoga sono gli Yogasutra di Patanjali (II-III secolo d.C.): un trattato di 195 aforismi divisi in quattro sezioni (pada).
Tra i vari argomenti, i Sutra espongono l’ashtanga yoga, percorso in otto parti che riesce a includere tutti gli aspetti della natura umana: dalla relazione con se stessi alla relazione con gli altri, incentrandosi sui passaggi evolutivi a livello del corpo e della mente fino allo stato ultimo di identità con il proprio vero Sé, ove l’uomo si libera dalla condizione di sofferenza.
Yogah citta-vritti-nirodha (“Lo yoga è la sospensione dei movimenti mentali“) costituisce il perno centrale di tutti gli Yoga Sutra, cui è difficile non fare riferimento se ci si interessa allo yoga come via meditativa.
Il Tantrismo
Nel vasto sviluppo storico dello yoga post-classico, il tantrismo rappresenta una corrente di pratiche e rituali – di grande impatto su tutta la cultura religiosa indiana a partire dal V secolo d.C.- che alla tradizionale via della purificazioneascetica preferisce la via della trasformazionedelle energiepsico-fisiche attraverso il rifiuto dell’ascetismo come negazione del mondo materiale, la rivalutazione del corpo e l’uso integrale dei sensi, delle emozioni e delle energie sottili ai fini della trasformazione interiore.
La tradizione non- duale del Kashmir, grazie a testi come il Vijnana BhairavaTantra e all’opera del suo più importante rappresentante, Abhinavagupta (X –XI secolo d.C.) – autore del monumentale Tantraloka – si erge maestosa per profondità e capacità di comprensione della realtà.
I testi sullo yoga più conosciuti del periodo post-classico – Hatha Yoga Pradipika, Gheranda Samhita e Shiva Samhita (dal XV secolo d.C.) –, sono anch’essi espressioni della tradizione tantrica. Le pratiche yoga esposte in questi testi si focalizzano principalmente sulla trasformazione alchemica del corpo e delle sue energie.
Lo yoga oggi
A partire dalle innumerevoli tradizioni dello yoga che nei secoli si sono sviluppate in India, lo yoga si è oggi ramificato, tanto nel subcontinente indiano quanto in Occidente, in numerose e svariate scuole. Luoghi di studio e di ricerca, impegnati a mantenere vivi e a rendere attuali gli insegnamenti dei testi tradizionali, convivono con scuole dove le esigenze commerciali e le personalizzazioni sembrano dettare nuove forme e contenuti della pratica.
Superando una visione limitata che riduce lo yoga solamente ad una pratica psicofisica portatrice di benessere, può emergere ancora oggi la ricchezza di una disciplina che invita l’essere umano a intraprendere la strada della conoscenza di sé.